CASE HISTORY

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HISTORY

Il modo migliore per spiegare cosa facciamo, e come lo facciamo, è riportare alcuni casi realmente accaduti, dove il risultato ottenuto ed il metodo di lavoro faranno capire cosa si può ottenere a tutela dei propri diritti grazie ad un’indagine svolta da un investigatore privato qualificato.

Di seguito troverete il racconto e la spiegazione di alcune investigazioni svolte, dove si potrà capire l’obbiettivo prefissato, quanto tempo si sia reso necessario, che tipo di materiale sia stato prodotto e che risultato sia stato ottenuto e soprattutto che tipo di beneficio ha portato l’indagine al nostro cliente.

 

Una società multinazionale, operante nell’ambito dei servizi, ci ha contattato per verificare l’effettiva attività lavorativa svolta da un loro agente commerciale. Si dubita sui dati dei report settimanali relativi alle visite effettuate. A.S., quarantaduenne, celibe, opera nella regione Marche per conto della società nostra cliente. Ci vengono forniti tutti i dati anagrafici nonché quelli dell’auto aziendale in uso alla persona attenzionata. La finalità è di raccogliere elementi di prova volti a documentare l’effettiva attività lavorativa svolta. Si predispone un’osservazione dinamica e il controllo degli spostamenti da effettuarsi nell’arco di una settimana lavorativa. Nel corso dei primi controlli si rileva che la persona sottoposta ad indagine esce dalla sua abitazione ad orari diversi, a volte solo nel pomeriggio inoltrato per recarsi al bar dove incontra gli amici per un aperitivo, per poi rientrare a casa subito dopo. Tutti gli spostamenti vengono documentati con dei video e vengono eseguiti accertamenti immediati sui luoghi effettivamente visitati. Viene fornito al Cliente un dossier completo riportante date ed orari, relativo ai contatti commerciali effettivamente avuti dal loro collaboratore nel periodo del controllo. Il materiale viene attentamente studiato e confrontato con i tabulati corrispondenti che nel frattempo l’indagato ha consegnato alla società. Si rileva che effettivamente la persona in esame compilava arbitrariamente i tabulati relativi all’attività svolta alterando il numero delle visite commerciali effettive. Il Cliente, utilizzando la documentazione da noi fornita, ha rescisso il contratto con l’agente.

Nota Azienda Marchigiana di abbigliamento con marchio registrato, operante a livello internazionale, ci ha chiesto di svolgere accertamenti sull’intero territorio Italiano nelle sedi dei rivenditori autorizzati del marchio. In alcuni di questi negozi abbiamo riscontrato dei capi contraffatti. Il danno di immagine potenziale era molto più elevato del danno economico. Sono stati predisposti capillari piani di intervento

e relativi accertamenti da effettuare presso i punti vendita. L’indagine prevedeva la visita di nostri agenti in quei negozi dove era stata rilevata la presenza di capi contraffatti; dopo pochi giorni abbiamo riscontrato che gli stessi negozi erano forniti dallo stesso rivenditore e dopo un’attenta osservazione abbiamo appurato che nella sede di questa azienda venivano contraffatti i capi di abbigliamento dell’azienda nostra cliente. Dopo regolare denuncia alla Guardia di Finanza, che è intervenuta e sequestrato tutta la merce contraffatta, siamo riusciti a contrastare tale attività criminosa e permettere all’azienda nostra cliente di intraprendere un’azione legale per il risarcimento del danno.

Un Cliente intende rivedere l’assegno di mantenimento alla moglie, la quale durante la separazione aveva dichiarato di non lavorare, mentre un amico gli ha riferito di averla vista lavorare in un negozio di abbigliamento in centro. Per un’intera settimana abbiamo documentato che la ex moglie del nostro Cliente si recava regolarmente al lavoro nel predetto negozio del centro di proprietà di un’amica. Il risultato della nostra indagine ha permesso al nostro Cliente di ottenere dal Giudice il dimezzamento dell’assegno di mantenimento mensile passando da € 800,00 a € 400.

R.S. è un imprenditore di quarantacinque anni e la moglie A.P. è un’avvocatessa quarantenne di successo, che spesso si reca all’estero anche durante i fine settimana. R.S. nota un certo distacco nel rapporto con la moglie e si accorge di strane telefonate e messaggi che arrivano anche in ore notturne, pertanto decide di vederci chiaro e ci incarica di verificare l’eventuale infedeltà della moglie. L’occasione si offre nel fine settimana successivo in cui la moglie sarebbe dovuta andare a Roma per incontrare dei Clienti. Il sabato mattina, dopo aver accompagnato le figlie a scuola, A.P. parte con la propria autovettura e si dirige alle Terme di Saturnia dove si incontra con un uomo, anch’egli avvocato, con il quale trascorre un romantico fine settimana, tutto documentato fotograficamente. L’indagine ha permesso al nostro Cliente di verificare l’infedeltà coniugale della moglie e difendere i suoi diritti in sede giudiziaria nel momento in cui ha deciso di chiedere la separazione.

A.F. è un’imprenditrice cinquantenne, la quale ha un figlio sedicenne che spesso torna a casa nervoso e con gli occhi arrossati; dopo diversi mesi di apprensione, insieme al marito decide di darci un incarico per verificare le frequentazioni del figlio e se lo stesso fa uso di sostanze stupefacenti. Dopo tre giorni di osservazione dinamica abbiamo verificato che il minore tutte le sere si incontrava con dei ragazzi maggiorenni e con questi fumava droga leggera e saltuariamente la spacciava. Grazie alle nostre indicazioni i genitori sono riusciti a convincere il figlio a non frequentare più quel gruppo e cambiare abitudini e amicizie con  conseguenze positive come il suo fidanzamento e ottimi voti a scuola.

Incontriamo nel nostro ufficio di Rimini un imprenditore della zona che ci ha contattati telefonicamente per affrontare criticità inerenti alla sua azienda.

È visibilmente teso e preoccupato mentre ci espone i fatti, teme infatti che uno dei suoi dipendenti, al momento assente per malattia, svolga un doppio lavoro o comunque si assenti ingiustamente per altri motivi, pur presentando il certificato medico indicante malattia da stress.

Dopo aver analizzato insieme a lui ogni dettaglio e concordato un approccio mirato per documentare le attività del dipendente in questione durante la giornata, il cliente capisce che la legge è dalla sua parte, si fida della nostra lunga esperienza al riguardo e si tranquillizza anche un po’.

L’indagine viene portata avanti al meglio, anche se pedinare una persona che presenta certificato per malattia da stress e dimostrare qualcosa non è semplice, in questi casi è concesso uscire per svago legato alla salute.

Inaspettatamente emerge che il soggetto svolgeva regolarmente un secondo lavoro presso la ditta della moglie, una pelletteria e sartoria dove apriva personalmente l’attività ogni mattina e accoglieva i clienti durante la giornata.

Le prove fotografiche e video prodotte da Abax Investigazioni sono state fondamentali per dimostrare il comportamento illecito commesso dal dipendente a supporto del licenziamento per giusta causa attuato dall’azienda e riconfermato successivamente dal Tribunale in sede di giudizio.

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